Sondaggio geognostico esplorativo profondo di Terme Caronte - Lamezia Terme
In questo rapporto, sono presentati tutti i nuovi dati acquisiti durante l’esecuzione del Sondaggio Caronte per il sito Vigor “Terme Caronte” da parte della ditta GEOTEC SPA e coordinati dal Direttore dei Lavori Geol. Giampiero D’Ecclesis. Sebbene, in fase di gara, si era considerata una profondità massima di investigazione pari a circa 750 m, in fase di aggiudicazione, grazie al ribasso offerto dall’impresa aggiudicatrice, si è potuta stabilire una profondità di circa 900 m.
La mancanza di dati diretti nell’area di Terme Caronte e in tutta l’area del Graben di Catanzaro ha portato all’esecuzione di un sondaggio profondo, ubicato lungo il tratto medio-basso del T. Bagni, nell’hanging-wall della porzione occidentale della faglia NE-SW, per investigare la successione sedimentaria ed i termini metamorfici sottostanti, presenti nella Piana di Lamezia (che potrebbero essere interessati da scambi di fluidi con la risorsa geotermica dei carbonati, localmente posti a maggiore profondità).
In base al modello concettuale ipotizzato tramite l’integrazione dei dati geologici, geofisici e geochimici, acquisiti durante la fase preliminare all’esecuzione del sondaggio, e alla disponibilità logistica dell’area, il sondaggio è stato ubicato in prossimità di Terme Caronte, ovvero a sud della suddetta struttura tettonica. In tal modo, il sondaggio ha fornito utili informazioni sulle formazioni geologiche e sui complessi idrogeologici presenti nell’area, e ha consentito di realizzare misure di gradiente geotermico all’interno della successione sedimentaria che sovrasta la risorsa geotermica del complesso carbonatico più profondo.
Il modello concettuale
I dati geologici, idrogeologici, geochimici e geofisici acquisiti nell’area di studio hanno permesso di definire, preliminarmente all’esecuzione del sondaggio, un modello concettuale della circolazione profonda dell’area di studio e della sorgente geotermica.
Considerato l’assetto geologico-strutturale dell’area di Teme Caronte, si è ipotizzato che la risalita delle acque calde, individuata in diverse sorgenti distinte ma spazialmente vicine, avvenisse lungo i sistemi di faglie orientati NE-SW e N-S.
Lo studio geochimico ha evidenziato che le acque delle sorgenti di Terme Caronte non sono soggette ad elevati mescolamenti con quelle superficiali, dimostrando la presenza di una risalita rapida lungo la zona di interazione dei due sistemi tettonici indicati. Inoltre, pur mancando informazioni dettagliate sul gradiente geotermico locale, e considerando un gradiente termico medio di 30-33°C/km, si può ipotizzare una profondità del circuito compresa tra 2 e 3 km, assumendo una temperatura in profondità pari a 55-60°C.
Infine, vista la presenza di elementi nelle acque della sorgente Terme Caronte che ne indicano un’origine meteorica, con scambio acqua-roccia di tipo carbonatico, si è ipotizzato che il serbatoio geotermico sia alimentato da acque meteoriche, infiltratesi nel settore meridionale del massiccio della Sila, in zone ad elevata permeabilità per fratturazione e caratterizzate da strutture tettoniche a carattere regionale (Tansi et al., 2007). Una volta infiltratesi, le acque si approfondiscono nel serbatoio geotermico ospitato nel complesso carbonatico sottostante, fino a una profondità di circa 2-3 km. Con l’approfindimento, esse tendono a riscaldarsi e quindi a risalire, sfruttando i sistemi tettonici sopra citati, con recapito principale in località Terme Caronte.
Esecuzione del sondaggio geognostico
L’esecuzione del sondaggio si è articolata in 2 fasi distinte:
- una prima fase, a distruzione di nucleo, spinta dal piano campagna fino a 350 metri di profondità;
- una seconda fase, a carotaggio continuo, da 350 metri di profondità fino a fondo foro, operando con il metodo Wire - Line.
Le prove in foro e monitoraggi
Durante la fase di perforazione, è stato eseguito il monitoraggio quotidiano dei valori di temperatura e conducibilità dei fluidi coinvolti nel processo, per quanto riguarda i fanghi in ingresso ed in uscita e le falde in pressione intercettate. Inoltre sono state eseguite delle prove Lugeon per valutare la permeabilità o la fratturazione dell'ammasso roccioso attraversato. A causa della natura della litologia sovrastante, si è riusciti ad eseguire alcune prove unicamente a partire da circa 750 metri di profondità, in corrispondenza degli orizzonti più competenti.
Al termine della perforazione, sono state condotte alcune misure geofisiche in foro volte alla conoscenza dei parametri fisici degli orizzonti attraversati.
In particolare sono state eseguite le seguenti misure:
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Verticalità del foro;
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Temperatura;
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Conducibilità;
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Gamma naturale del terreno
La stratigrafia attraversata
La ricostruzione della successione dei terreni incontrati nel corso del carotaggio può essere sintetizzata come segue:
0 ÷ 15 m. Alternanza di ghiaia grossolana e sabbia;
15 ÷ 607 m. Depositi sabbioso-conglomeratici o conglomeratico-sabbiosi; alternanza di sottili coltri di natura sabbioso-conglomeratica; sabbie e arenarie micacee, grigio-brune, a grana da fine a media, localmente siltose; alternanza di sabbie siltose e marne;
607 ÷ 800 m. Argille sabbiose e siltose, argille marnose, di colore variabile dal grigio-bruno al grigio-verdastro, con intercalazioni di sabbie e arenarie e di brecce clasto-sostenute e fango-sostenute;
800 ÷ 915 m. Conglomerati e brecce ad elementi di rocce metamorfiche e sedimentarie; argille siltose e sabbiose con intercalazioni di gesso-areniti e gesso-lutiti.
Nei materiali carotati, sia nei termini pleistocenici che in quelli pliocenici si ha evidenza di strutture tettoniche (meso-faglie), che testimoniano la deformazione della successione carotata.
Area di cantiere
Vasche per il contenimento dei fanghi di perforazione
Postazione di perforazione in azione e cantinola con dispositivo BOP montato
Allestimento colonna di perforzione con metodo Wire Line
Chi volesse ulteriori dettagli sui dati ottenuti nei sondaggi, qui sinteticamente descritti, può richiedere i dati originali al Coordinamento del Progetto VIGOR, presso CNR-IGG di Pisa, Dott.ssa Manzella, tramite il sito web del Progetto http://www.vigor-geotermia.it o via email Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , o ai responsabili delle valutazioni dell’area e della Fattibilità Tecnica
CNR-IMAA di Tito Scalo (PZ), Dott. Enzo Rizzo per il sondaggio di Terme Caronte
Ultimo aggiornamento (Venerdì 28 Novembre 2014 11:32)