Contesto di VIGOR
L’Intesa Operativa tra il MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico) DG ENRE (Direzione Generale per l’Energia Nucleare, le Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica) ed il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) DTA (Dipartimento Terra e Ambiente), sottoscritta il 22.10.2010, attiva il progetto VIGOR (Valutazione del potenzIale Geotermico delle RegiOni ConveRgenza) per la realizzazione di interventi innovativi di utilizzo della fonte geotermica nelle Regioni Convergenza previsti dalla linea di attività 1.4 del POI.
Il progetto segna un passaggio importante per il raggiungimento dell’obiettivo generale del POI “Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007-2013”, finanziato con le risorse FESR della politica regionale comunitaria, di “Aumentare la quota di energia consumata proveniente da fonti rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica, promuovendo le opportunità di sviluppo locale”.
Le valutazioni del potenziale a disposizione attualmente sono disomogenee in relazione ai territori, non sistematizzate in un’unica base dati ed, inoltre, non aggiornate in relazione ai progressi della tecnologia.
La base dati di partenza è costituita da una caratterizzazione fatta in occasione dell’ultimo inventario delle risorse geotermiche a cura del CNR basata sulle tecnologie disponibili all’epoca (fine anni ’80) e non prevedeva le tecnologie che stanno emergendo negli ultimi anni. Il progetto VIGOR mira a raccogliere ed aggiornare questi dati, anche attraverso la messa a sistema di informazioni provenienti da fonti differenti, che costituiscono il punto fondamentale per produrre una valutazione della risorsa geotermica, che consenta un effettivo apprezzamento del suo potenziale di sfruttamento.
La geotermia in ItaliaLa geotermia può essere considerata a buon diritto l’energia rinnovabile che meglio rappresenta l’Italia. La sua storia ha origini antichissime, ed entra nell’economia energetica mondiale proprio in un piccolo centro della Toscana, Larderello, dove, nel 1904, quindi a pochi anni dall’apparizione prepotente dell’energia elettrica nella vita dell’uomo, il calore di fluidi geotermici produsse elettricità. Dall’Italia, che rimase fino al 1952 l’unica produttrice al mondo di energia geotermoelettrica (l’energia elettrica prodotta da geotermia), l’idea si diffuse in molti altri paesi. Attualmente in Italia la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili rappresenta una percentuale ridotta (circa il 7%) rispetto a quella ottenuta da materie prime fossili come petrolio, gas naturale e carbone. In questa produzione da fonti rinnovabili la percentuale di energia geotermoelettrica, circa il 10%, è in diminuzione: sebbene la potenza installata aumenti, il tasso di crescita di altre fonti è molto maggiore di quello relativo alla geotermia (in particolare biomasse e eolico). |
La geotermia nel CNRLa ricerca in ambito geotermico del CNR si è sviluppata preponderantemente nell’Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG), ereditando la lunga tradizione e la profonda esperienza dell’originario Istituto Internazionale per le Ricerche Geotermiche (IIRG) di Pisa, che ha poi costituito una parte rilevante di IGG quando questo istituto nazionale è stato fondato nel 2000. L’IIRG, fondato nel 1970, ha partecipato a tutti i progetti geotermici nazionali, ha coordinato tutte le valutazioni delle risorse geotermiche italiane, ha organizzato una delle quattro Scuole Internazionali di Geotermia, ha fondato la rivista Geothermics dell'Elsevier ed ha curato la costruzione della Banca Nazionale Dati Geotermici.
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